Chi possiede dei gioielli usati e intende liberarsene, magari perché non li utilizza più, perché sono danneggiati o semplicemente perché sono ormai fuori moda, può scegliere di venderli.
La prospettiva di vedersi riconoscere un pagamento per un oggetto di cui si è disposti a privarsi senza problemi è sicuramente interessante, scopriamo dunque in che modo conviene muoversi.
Vendere gioielli usati con successo può non essere semplicissimo, per diverse ragioni.
Se si intende vendere un oggetto usato come può essere ad esempio un articolo tecnologico, con ogni probabilità non si incontreranno difficoltà rilevanti nell’individuare un acquirente; il prezzo dell’oggetto deve ovviamente essere molto inferiore rispetto al listino di un modello nuovo, questo è evidente, tuttavia determinati articoli usati godono sempre di una domanda piuttosto elevata.
Il gioiello è un articolo particolare che deve rispondere in modo specifico ai gusti personali di chi acquista, e la cosa non è per niente semplice, soprattutto se si considera che tra modelli usati e nuovi esistono infinite tipologie di gioielli.
Le cose si complicano ulteriormente laddove il gioiello dovesse essere rotto o danneggiato: in tal caso infatti il valore di mercato dell’oggetto usato si riduce in modo considerevole, fino a diventare del tutto nullo nel caso in cui il bene sia gravemente compromesso.
Fatte queste doverose premesse si può sottolineare il fatto che chi intende vendere oggetti in oro usati può percorrere due strade differenti: vendere l’oggetto in quanto tale oppure farlo fruttare per la quantità di metallo prezioso in esso contenuta.
Non vi sono dubbi sul fatto che la seconda opzione sia quella più diffusa, e la ragione di questo è molto semplice: questa soluzione è quella che consente di ottenere il guadagno più elevato.
Solo in rarissimi casi, infatti, è possibile individuare degli acquirenti in grado di sborsare una cifra superiore rispetto al valore del metallo prezioso contenuto nell’oggetto: circostanze simili si verificano per alcuni gioielli particolarmente lussuosi, ad esempio degli orologi, oppure creazioni ad opera di brand che vantano un blasone top a livello internazionale.
In casi simili si possono distinguere due ulteriori alternative: vendere direttamente a un privato, quindi occuparsi autonomamente dell’individuazione di un cliente, magari pubblicando delle inserzioni online o in riviste di settore, oppure rivolgersi ad aziende che offrono uno specifico servizio di compro gioielli usati al fine di far incontrare domanda e offerta.
Eccetto questi casi decisamente rari, come si diceva, far fruttare un gioiello usato ricavandone un guadagno correlato esclusivamente al metallo prezioso in esso contenuto è l’opzione più vantaggosa e più pratica.
Oltre a quanto detto in precedenza vi è anche un’altra ragione per sostenere questo: laddove l’oggetto fosse rotto o malconcio, infatti, la cosa sarebbe del tutto irrilevante, proprio perché ciò che interessa è la quantità di metallo contenuta al suo interno.
Se si possiede un oggetto in oro dunque ci si può rivolgere a un compro oro, attività che comunque acquistano da privati anche gioielli realizzati in metalli preziosi differenti, ad esempio in argento.
Affidandosi a tali aziende aspetti quali il design del gioiello, o anche il suo funzionamento e la sua complessiva condizione, non hanno rilevanza alcuna, ciò significa che il valore del bene è legato esclusivamente ad aspetti misurabili ed oggettivi.
Nel dettaglio, il valore di un gioiello usato è legato in primis alla quotazione ufficiale del metallo prezioso, che si tratti di oro, argento o altro ancora, un dato che chiunque può controllare con facilità anche attraverso una semplice ricerca in Internet.
Il valore del gioiello dipende inoltre dal suo peso, ovviamente, e per quanto riguarda gli articoli in oro anche dalla sua purezza.
Non tutto l’oro infatti è puro allo stesso modo, e l’unità di misura di riferimento sono i carati, il cui simbolo è kt.
I carati indicano quante parti della lega metallica che compone il gioiello in oro sono composte da tale metallo prezioso, e il valore massimo, quello corrispondente all’oro puro, è di 24 kt.
É utile ricordare che ogni compro oro pratica uno spread, ovvero una quota che trattiene da ogni acquisto in modo da potersi garantire degli utili, e anche questo va ad incidere sull’ammontare della proposta economica rivolta al cliente.
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